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La crema viso bio: guida all'interpretazione del codice INCI
Il fenomeno del biologico è oggi una tendenza consolidata che solo nel 2017 ha generato un fatturato di 950 milioni di euro, pari al 9% del totale del fatturato cosmetico italiano. Molte pubblicità in televisione e sui giornali lasciano intendere che un prodotto cosmetico, per non nuocere alla pelle, debba essere classificato come crema viso bio. Ma a livello scientifico, che cos'è una crema viso bio? Cosa significa realmente comprare una cosmetico biologico? E, soprattutto, esistono creme cosmetiche realmente naturali al 100%?
Fabbricare un prodotto riservando un’attenzione particolare all’uomo e all’ambiente e impegnandosi per lasciare il nostro pianeta così com’è (o anche meglio) alle future generazioni: questo significa scegliere il biologico. Niente di più, niente di meno. Significa, per esempio, scegliere imballi con materiali riciclati o che possono essere facilmente smaltiti secondo le regole della raccolta differenziata. In produzione, nello specifico, vuol dire cercare di minimizzare gli scarti (e di conseguenza i rifiuti), facendo attenzione al risparmio energetico e alla riduzione degli inquinanti durante la fabbricazione.
Creme viso naturali e creme viso bio: qual è la differenza?
È importante chiarire che naturale non vuol dire bio. Un crema viso 100% naturale non esiste perché, necessariamente, anche gli estratti naturali devono passare da fasi chimiche di raffinazione. Anche una crema viso senza conservanti non esiste: sì perché per mantenere stabile una crema e per impedire la formazione di muffe all’interno del prodotto sono necessari emulsionanti e conservanti, che sono tutte sostanze di sintesi e, allo stesso tempo, sicure per il consumatore (come riporta l’allegato V del Regolamento europeo 1223/2009).
Va sottolineato inoltre che una crema viso con certificazione biologica non dà nessuna garanzia in più rispetto alla sicurezza di un prodotto cosmetico, che invece è garantita sempre dal Regolamento CE 1223/2009, in vigore dal 2013. È questa infatti l’unica norma di tutela del consumatore a cui devono fare capo tutti i prodotti cosmetici, compresi quelli con un connotato green o bio.
La verità è che siamo bombardati di informazioni, spesso imprecise e imparziali. In questo contesto è importante farsi un'idea e una conoscenza personale per quanto riguarda i prodotti cosmetici e la lettura dell'INCI. Riuscire a capire e leggere l'etichetta di un prodotto cosmetico è importante per capire cosa realmente contiene una crema.
Che cos'è l'INCI?
L'INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è la denominazione internazionale che serve a indicare, in un'etichetta, i diversi ingredienti contenuti in un prodotto cosmetico. Gli ingredienti vengono classificati in base alle percentuali presenti all'interno della formulazione cosmetica, ordinati in sequenza decrescente.
Per chiarire meglio: il primo ingrediente che appare sull'etichetta ha la maggior percentuale di concentrazione all'interno della crema bio che vogliamo acquistare. Ci sono molti ingredienti che sono tutelati e legalizzati, ma che spesso possono causare allergie e intolleranze sulle pelli più sensibili. Per questo è utile conoscere alcune sostanze utilizzate dai formulatori cosmetici, in modo da prevenire l'acquisto di una crema antiage che saremmo costretti a buttare se sappiamo già di essere allergici a un principio attivo.
Le certificazioni BIO
Le certificazioni bio, rappresentate da diversi "bollini" verdi stampati sulle confezioni delle creme, non sono delle leggi ma sono sono emesse da istituti indipendenti che garantiscono degli standard qualitativi etici e ambientali. Tra gli enti certificatori più famosi ricordiamo gli italiani Icea (Istituto per la certificazione etica e ambientale che offre agli operatori del biologico certificazioni valide per il mercato mondiale) e Ccpb (Consorzio per il controllo dei prodotti biologici), poi Natrue (organizzazione internazionale che promuove la cosmesi naturale e biologica) e Cosmos (standard unico europeo applicato in Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito). Come anticipato le certificazioni non si riferiscono a leggi, ma sono "regole volontarie", che contengono dei disciplinari arbitrari e talvolta “locali”, cioè applicati solo in alcuni Paesi e non sempre diffusi a livello europeo o internazionale.
Come leggere l'etichetta della tua crema viso
Tra gli ingredienti da ricercare troviamo sicuramente i fosfolipidi e la glucosamina, che insieme creano in Complesso Fospidina: è l'eccellenza della ricerca italiana ed è considerato il complesso attivo rigenerante anti-age più potente. La Fospidina, che è presente solo nei prodotti Skinius, è rintracciabile nell'INCI con le seguenti diciture: Phospholipids, Glycosaminoglycans, Glucosamine, Phytosterols, Glucosamine Sulfate, Lecithin.
La fospidina un nuovo complesso che unisce la glucosamina (piccola molecola precursore dell’acido ialuronico) e i fosfolipidi vegetali estratti dalla soia (che favoriscono la rigenerazione delle cellule, anche nel derma. È una intelligente intuizione formulativa perché i fosfolipidi sono dei carrier, cioè hanno un alto potere veicolante: agiscono come un “taxi” della glucosamina per accelerare il trasporto attraverso lo strato corneo e trasportarla fino ai primi strati del derma dove si formerà nuovo acido ialuronico.
L'impegno di Skinius nell'ambito della cosmesi naturale
Skinius è attenta alle esigenze di consumatori e consumatrici ogni giorno. La linea Skinius nasce in soccorso delle pelli più sensibili che cercano delle valide formulazioni antiage e rigeneranti. Per questo i nostri prodotti sono sempre in evoluzione e si basano su una ricerca scientifica continua.
Nello specifico i prodotti Skinius sono formulati e testati in primis sulla pelle ipersensibile e reattiva della dott.ssa Mariagrazia Boniardi, biologa e Presidente Fondatore di Skinius (scopri qui la sua storia di pelle sensibile e come ha creato Skinius). Ovviamente sono dermatologicamente testati per la pelle sensibile da team di specialisti dermatologi e ricercatori e conformi a tutti gli standard di sicurezza previsti dal Regolamento CE 1223/2009.
Leggendo l'INCI di Fospid Serum, il bestseller della linea Skinius, leggiamo i fosfolipidi in seconda posizione! Skinius, infatti, mette cuore e impegno nella ricerca di materie prime e formulazioni che diano veramente risultati, rispettando, allo stesso tempo, la pelle sensibile.
Nell'ultimo anno abbiamo rivoluzionato anche i packaging delle nostre linee, riducendo il loro impatto ambientale. I flaconi airless hanno una capsula interna che garantisce l'utilizzo dell'intero prodotto cosmetico, limitando lo spreco, e che può essere rimossa e smaltita nell'apposito contenitore della raccolta differenziata. Le nuove creme viso sono confezionate in un vaso in vetro e alluminio, che possono essere separati e smaltiti negli appositi contenitori. I flaconi dei detergenti, infine, sono in plastica senza PVC, riciclabile al 100%.
A Skinius interessa il benessere del consumatore e dell'ambiente creando un rapporto di fiducia e rispetto, promuovendo scelte di consumo più informate e consapevoli quando si pensa alla cura della propria pelle.