Diete dimagranti e acne: c'è un legame?

Pubblicato il: 05/03/2020 - Categorie: News

Determinate carenze alimentari possono incidere anche sull'acne. Alcune diete ricche di proteine animali possono infatti favorire la comparsa di brufoli di natura ormonale. Questi regimi alimentari offrono risultati veloci e soddisfacenti a livello fisico ma non possono essere eseguiti per troppo tempo, perché possono regalare effetti collaterali alla pelle. Allo stesso modo, un'alimentazione povera di vitamine e zinco può incentivare la comparsa di acne. Vediamo perché.

Il dimagrimento eccessivo può creare squilibri ormonali?

Quando si sceglie di intraprendere un cambio di alimentazione drastico e veloce si possono incontrare diversi effetti collaterali. Il nostro organismo deve essere correttamente accompagnato verso uno nuovo stile alimentare, così come devono essere accettate tutte le diverse classi di alimenti, a meno che non ci siano intolleranze riconosciute. Quando si seguono diete che privilegiano un certo tipo di cibi rispetto ad un altro, questo può riflettersi a livello ormonale e sistemico. Ecco perché in alcuni casi c'è una stretta connessione tra acne e alimentazione.

Come sono collegati acne e deficit nutrizionali?

Recenti ricerche riportate da uno studio sull'American Journal Of Clinical Dermatology evidenziano connessioni tra i livelli di zinco e l'acne. I ricercatori dermatologi hanno osservato come in soggetti in cui i livelli di zinco si mantenevano costanti, anche la pelle si presentava più sana. Anche una dieta povera di vitamina A e B può riflettersi in una cute più spenta e vulnerabile all'attacco di batteri come quelli del P. Acnes.

Il lattosio è ritenuto responsabile dell'acneAttenzione invece al consumo eccessivo di carne e latticini. Questi prodotti vengono spesso contaminati con alti livelli di ormoni che gli allevatori propinano a manzi e polli per farli ingrassare e produrre più latte e carne. Una ricerca condotta dall'Università di Harvard nel 2005 e aggiornata al 2017 ha evidenziato come in soggetti in cui il consumo di latte scremato o parzialmente scremato è quotidiano, le possibilità di sviluppare acne ormonale sono più elevate, anche in età non adolescenziale. Questo perché durante i processi di lavorazione del latte che prevedono l'abbassamento del valore degli zuccheri possono aumentare le concentrazioni di ormoni androgeni, che favoriscono lo sviluppo di acne ormonale.

Come evitare l'acne ormonale quando ci si mette a dieta?

Bisogna mantenere sotto controllo i livelli di insulina, ma anche di stress. Se il nostro corpo è eccessivamente stressato per la dieta che stiamo seguendo a pagarne il prezzo sarà anche la pelle. Quando siamo eccessivamente sotto pressione, l'attività delle ghiandole sudoripare e sebacee può aumentare incentivando la produzione di sudore e di sebo. È consigliato inoltre evitare l'eccessivo consumo di alimenti di origine animale, soprattutto quando si tratta di carne e latticini che come abbiamo già evidenziato possono contenere tracce di androgeni che vanno a stimolare brufoli ormonali.

I rimedi per la cute affetta da acne ormonale

In base a come si manifesta l'acne ormonale il dermatologo potrà consigliare un'alimentazione in grado di mantenere sotto controllo i livelli di ormoni. In generale, è consigliata un'alimentazione ricca di pesce con omega 3 e 6 per prevenire brufoli ormonali. In base al caso specifico l'esperto potrà consigliare alcuni integratori alimentari in grado di supportare una corretta alimentazione e tenere a bada l'acne. Ad esempio, il myo-inositolo è una molecola che mantiene sotto controllo sintomi ormonali come l'ovaio policistico che in molte donne e ragazze è responsabile anche dell'acne ormonale. Questa soluzione può essere efficace quando dobbiamo trattare dell'acne ormonale ai primi stadi, mentre quando la problematica è più severa può essere prescritta la pillola.

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