Dieta anti-acne: quali alimenti evitare e quali privilegiare | Skinius

Pubblicato il: 23/01/2020 - Categorie: News

Sdoganato che il cioccolato, a patto che sia fondente, non è tra le reali cause dei brufoli, è possibile richiedere a un buon dermatologo una dieta specifica per l'acne. I passi da seguire sono semplici e non prevedono grandi sacrifici, anche se va limitato il consumo di pizza, dolci, patate e carne rossa. Vediamo di più.

La dieta contro brufoli e punti neri: i cibi da evitare e i nutrienti da ridurre

Tra i cibi da evitare in caso di acne, sul banco degli imputati vengono chiamati in causa soprattutto i carboidrati. Ahimè, alcune tipologie di pane e pasta hanno un alto indice glicemico, che alza la concentrazione di glucosio nel sangue attivando la produzione di insulina, ormone destinato a mantenere sotto controllo questo zucchero. Quando il livello di insulina si alza, il fegato produce un ormone conosciuto come IGF1 (Insulin like-growth factor) che stimola la produzione di androgeni e attiva anche la produzione di sebo che si traduce in punti neri e brufoli.

Acne e alimentazione: quali sostanze fanno bene?

Dieta anti acne quali alimenti evitare?Per una buona alimentazione contro l'acne sono consigliati dunque in primis i cibi a basso indice glicemico. Ciò significa selezionare pasta e riso integrali e alternarli a orzo, farro, miglio, legumi e impasti al grano saraceno. Verdure ricche di fibre offrono un buon supporto a livello intestinale per rallentare l'assorbimento di glucosio. Consigliati anche frutti come mele, pere, arance, fragole e ciliegie. Per quanto riguarda i prodotti ittici, bisogna preferire il pesce azzurro, come sgombro, acciughe, salmone, tonno e sardine, tutti ricchi di omega 3, sostanze utilissime contro l'acne perché svolgono un'azione antinfiammatoria supportando il sistema immunitario. In questo modo è possibile contrastare l'attività del batterio P. Acnes, uno tra i principali responsabili della pelle a tendenza acneica.

L'acne può essere un sintomo di un'intolleranza alimentare?

Gli intolleranti al lattosio possono essere al sicuro, perché tra i cibi da evitare in caso di acne ci sono anche i latticini e in particolare il latte scremato. Per chi desidera una specifica alimentazione per aiutare a ridurre i sintomi dell'acne, esistono particolari esami del sangue che possono aiutare a stabilire la corretta dieta per acne. In alcuni centri specializzati e in accordo con il proprio dermatologo è possibile effettuare l'analisi lipodomica di membrana cellulare. Essa permette di valutare la concentrazione dei lipidi presenti nel sangue attraverso un'apposita analisi chiamata gascromatografia. Una volta ottenuti  i risultati dell'esame, il dermatologo è in grado di consigliare un'alimentazione personalizzata per il paziente, segnalando i cibi da evitare per non peggiorare l'acne. I risultati di una dieta per acne sono riscontrabili dopo circa 4 mesi, tenendo conto che la pelle impiega 28 giorni circa per rigenerarsi.

Gli integratori possono aiutare contro l'acne?

Se associato a una corretta alimentazione, un buon integratore può essere fondamentale per aiutare a ridurre i sintomi dell'acne. Recenti studi confermano l'azione antinfiammatoria dello zinco, utile anche in caso di pelle mista, grassa e acneica. A questo si possono associare attivi che aiutano a garantire il benessere della pelle come la biotina, vitamina del gruppo B che non possiamo assumere attraverso gli alimenti. Anche l'azione antiossidante è importante ed è esercitata dal polifenoli estratti dal pino marittimo francese o da vitamine come la C e la E. Tra gli estratti naturali consigliata invece l'echinacea, che supporta le difese immunitarie. Chiedi consiglio al tuo dermatologo per individuare l'integratore per la pelle più indicato.

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