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Botulino, no grazie! A renderti più giovane ci pensa la fospidina
L'idea di avere un volto con una pelle distesa e senza alcuna ruga può diventare un'ossessione. Lo sanno bene molte celebrities che, dopo l'ennesimo ritocchino a base di botulino, hanno fatto marcia indietro dichiarandosi pentite di aver esagerato con la tossina botulinica. Per esempio Nicole Kidman che qualche anno fa si è dovuta allontanare dai set di Hollywood per mesi a causa del viso bloccato dal botulino. Poi Carla Bruni, impietosamente descritta dai media come «un topino con gli occhi verdi». Anche Madonna nel 2013 è apparsa sfigurata sul palco del Twickenham Stadium di Londra, così come l’attrice Teri Hatcher della popolare serie tv Desperate Housewives e la giovanissima Lindsay Lohan.
Purtroppo l'invecchiamento cutaneo è inevitabile e, per quanto i trattamenti con la tossina botulinica (ingentilito col termine "Botox", che in realtà è il primo nome commerciale della tossina venduta da una nota casa farmaceutica americana) possano contribuire all'impressione di una pelle più distesa, nella maggior parte dei casi questi finiscono per modificare le caratteristiche somatiche ed espressive di un volto.
Molte donne dello spettacolo, quindi, si sono schierate dalla parte "NO botox" per promuovere una bellezza naturale o, come Kate Winslet che, nel 2011, ha fondato l'associazione "British Anti-Cosmetic Surgery League” per dire no al ritocco con la chirurgia estetica.
La novità arriva dal mondo della dermoscomesi con nuovi prodotti che aiutano la rigenerazione cellulare per accompagnare la pelle nel suo normale processo di crono-aging.
Botulino: cos'è e come agisce
Scientificamente, si tratta di una neurotossina prodotta da un batterio, il Clostridium botulinum, che è in grado di paralizzare i muscoli. Da tempo è usata in medicina con più di venti possibili applicazioni cliniche, frutto dello studio di scienziati e in grado di curare tantissime patologie nervose e muscolari; solo successivamente si è diffuso l’uso nel campo della medicina estetica per «paralizzare le rughe». Funziona bloccando il «dialogo» tra la cellula nervosa che invia il comando di movimento e la cellula muscolare bersaglio, provocando una paresi che ha un effetto distensivo sulle rughe. S’inietta sulla fronte e alla radice del naso per trattare le rughe verticali tra le sopracciglia e, dal 2014, anche ai lati degli occhi per le zampe di gallina. Il risultato? Visi immobili e incapaci di manifestare né gioia né dolore. E nel peggiore dei casi mal di testa, nausea, paralisi facciale, debolezza muscolare e disturbi oculari. Tra gli effetti più pericolosi c’è il rischio di paralizzare muscoli anche a distanza rispetto al punto d’iniezione. Evenienza peraltro citata nel bugiardino.
È importante che chiunque decida di sottoporsi a iniezioni di questa sostanza sia consapevole dei pericoli che corre, e possa decidere coscientemente se valga la pena rinunciare all’espressività di un volto per una illusione di bellezza.
Sì alla rigenerazione cellulare
La ricerca e l'innovazione tecnologica in dermatologia e cosmetologia hanno portato grandi innovazioni nel mondo delle creme antiage, infatti l'utilizzo di particolari attivi e la combinazione di essi hanno permesso di ottenere risultati strepitosi nel campo del rinnovo cellulare della pelle. Particolare successo è stato riscosso dallo studio scientifico effettuato sul complesso Fospidina, una ricerca 100% made in Italy che ha permesso di verificare come la combinazione tra fosfolipidi, la glucosamina e i fitosteroli, contribuisca al fisiologico rinnovamento dei tessuti coadiuvando la produzione di collagene ed elastina, sostanze che l’organismo, con il passare del tempo, produce con sempre maggiore difficoltà.
Dove avviene la rigenerazione cellulare?
Per capire come si comportano le innovative creme antiage, è importante comprendere dove si svolge il rinnovo delle cellule negli strati epiteliali.
La rigenerazione cellulare avviene dunque in un’area chiamata zona di Grenz, la fascia più superficiale del derma in cui l’attività di riproduzione delle cellule cutanee è molto alta. Un siero antiage o una crema per il viso per definizione, infatti, riescono a penetrare i diversi strati dell’epidermide fino al derma quindi, per aiutare il rinnovo cellulare è utile abbinare l'azione topica di un dermocosmetico all'azione sistemica di un integratore alimentare antiage, garantendo l'azione BOOSTER che amplifica l'efficacia dell'azione antiage.
In questo modo la pelle viene idratata e nutrita, diventando più compatta, turgida, liscia e le rughe risultano meno visibili, senza l'azione tossica e senza gli effetti collaterali che potrebbe provocare i l'utilizzo del botox.
Il complesso Fospidina, un complesso del tutto naturale che non va a minare l'autentica bellezza di un volto espressivo, si attiva quindi grazie all'azione sinergica di questi attivi, ciascuno dei quali svolge un compito fondamentale:
- Fosfolipidi: sono dei carrier naturali (alto potere veicolante degli attivi), biocompatibili con le membrane cellulari del tessuto cutaneo. Sono ricchi di acido linoleico e acido linolenico, utili per l’integrità della barriera idrolipidica di superficie.
- Glucosamina: precursore dell’acido ialuronico, fondamentale per donare idratazione alla pelle e renderla più distesa e compatta.
La glucosamina si lega ai fosfolipidi che, grazie alla loro struttura biocompatibile con le membrane delle cellule epiteliali, riescono ad arrivare più in profondità negli strati cutanei fino al derma, garantendo un'idratazione superficiale e profonda. - Fitosteroli: di origine vegetale, aiutano a favorire la sintesi delle fibre di collagene ed elastina.
Come viene dimostrato dallo studio, l'utilizzo di creme per il viso o sieri per il viso a base del complesso Fospidina può quindi aiutare il rinnovo cellulare ed è indicato in caso di perdita di elasticità e turgore per restituire alla pelle tono, densità e luminosità.